venerdì 11 aprile 2008

Testimoni e testimonial: Claudio Bisio

Il comico di Zelig da anni s’impegna nel campo della solidarietà.
E ci riesce con successo nonostante il lavoro non dia tregua:“basta un po’ di inventiva”
Il sociale è anche fantasia
“Cos’è la discriminazione? E’ il non rendersi conto che siamo tutti uguali”


Dici Zelig, pensi a Claudio Bisio. Dici Claudio Bisio, pensi alle sue gag, risate annesse. Teatro, tv, cinema. Attore, cabarettista, presentatore, doppiatore, cantante. Insomma, Claudio Bisio da Novi Ligure (ma milanese d’adozione) è il comico italiano più eclettico in circolazione. La sua pelata luccicante e la sua sana ironia dispensano buon umore dal lontano 1978 quando, senza grosse aspettative, tenta l'esame di ammissione alla scuola civica del Piccolo teatro di Milano. Il giovane Claudio porta un brano tratto da Look back in anger di Osborne e canta al pianoforte Vedrai vedrai di Luigi Tenco. Che succede? Che la commissione viene stregata dalla sua esuberanza. Ammesso. Roba da non crederci, ripete lui ancora oggi. Ci credono e ci hanno sempre creduto eccome i suoi insegnanti. Gente come Franca Nuti, Gianfranco Mauri, Mina Mezzadri, Massimo Castri, Virginio Mazzolo. Gente che se ne intende di talenti in erba. Durante il triennio della scuola Claudio studia Brecht, Pirandello, Feydeau, Shakespeare, Dostojevski. Li studia e diventa Claudio Bisio. Dalla comune del teatro allo schermo piccolo e grande della televisione e delle sale cinematografiche. Il Claudio di Zelig che sketcha con Vanessa Incontrada lo conosciamo tutti. Claudio è questo. Ma non solo...

(articolo pubblicato su Teatri delle Diversità - aprile 08)

Nessun commento: