giovedì 3 luglio 2008

Stelle si diventa

In sette anni è passato dai cheesburger con patatine di Mc Donald's ai tramezzini di caviale e vodka di Abramovich. Certo, i gusti sono gusti, ma non è proprio la stessa cosa. E poi, ci sta di pigliare la metro ogni santo giorno per andare ai campetti di allenamento del Levallois. Ma vuoi mettere una porsche dotata di ogni comfort che ti porta in un batter d'occhio a Cobham, quartier generale del Chelsea? Dalla stalla alle stelle. Perché prima di diventare la stella del Chelsea Didier Drogba era un giovanotto qualunque che correva dietro un pallone per le strade dissestate della natìa Abidjan, capitale della Costa d'Avorio.

Il suo idolo non era un calciatore da poster in camera, bensì uno di famiglia: lo zio, che giocava in Francia. Così a soli cinque anni Didier fa baracca e burattini e lo raggiunge. Primi calci come si deve nelle giovanili del Levallois (alle porte di Parigi), primo contratto da professionista nel '99 con il Le Mans dove rimane per tre anni: 11 gol, quel che basta per affascinare il Guingamp e scoprire, a 24 anni, la Ligue1: le 20 reti del 2002-2003 gli valgono l'Olimpique Marsiglia che lo consacra al grande calcio europeo. 18 gol in campionato, 5 in Champions e 8 in Uefa (quella coppa Uefa che il Valencia gli scippa in finale): finsice così l'esperienza francese di Drogba.

Da Oltremanica infatti c'è chi lo vuole spassionatamente: Mourinho, appena sbarcato al Chelsea da campione d'Europa col Porto, convince patron Abramovich a portarlo a Londra. E nel 2005 è subito double campionato-coppa di Lega. L'anno successivo il Chelsea è ancora signore della Premier. Drogba, eletto Calciatore africano 2006, segna a valanga in Inghilterra e in Europa. Ma la Champions, quella no, sembra stregata: due semifinali perse poi, storia di solo un mese fa, la beffa ai rigori nella finale moscovita contro il Manchester. In panca c'era Grant, non più Mourinho, dimessosi l'anno prima. A quei tempi Drogba minacciava persino di fare le valige pur di seguire the special one. Poi la polemica rientrava. E Drogba, per ora, rimane al suo posto, coi suoi 6 milioni e mezzo di euro annui. Lui ne vuole due in più. Ecco perchè potrebbe ancora minacciare di andarsene. E stavolta non c'entra solo Mourinho dipinto di neroazzurro.


(srv Calciomercato del 3 luglio 08)

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