domenica 16 dicembre 2007

Finale del Mondiale per club: Boca Juniors-Milan 2-4 Inzaghi, Palacio, Nesta, Kakà, Ambrosini (aut)

Milan, il mondo è tuo
I ragazzi dell’era Ancelotti hanno vinto tutto, ma proprio tutto quello che c’era da mettere in bacheca. Ah già, manca la Coppa Uefa. Ma se per sei anni consecutivi finisci minimo al quarto posto in campionato, come fai a portarti a casa il trofeo-portaombrelli? No, ai ragazzi dell’era Ancelotti, che fanno piovere applausi da tutti i campi d’Europa, piace di più la coppa con le orecchie a sventola, piace di più il pallone stellato, piace di più la sigletta lirica della Champions. Manchester, Atene. E sono 7 le coppe continentali. Ma quella lì, quella che inizia fastidiosamente per Inter e che ora si chiama Mondiale per club, a capitan cuore di drago Maldini stava ancora sul groppone: due ne aveva già vinte ai tempi di Sacchi, ma la beffa del 2003 col Boca era un torto da raddrizzare solo tornando là dove sorge il sole. Detto quattro anni fa, fatto quattro anni dopo. E Paolino accontentato: argentini travolti e Milan campione del mondo nell’anno delle rivincite. Dicono che con questo successo, che porta i rossoneri sull’Everest (se l’Inter si trova sul Monte Bianco), sia la chiusura di un cerchio, la fine in bellezza di un’era gloriosa. Ma poi prendi uno dei ragazzi dell’era Ancelotti, l’eterno Filippo Inzaghi che oblitera il biglietto pure in Giappone, e ti viene il sospetto che per i titoli di coda bisogna ancora attendere. Domenica c’è il derby. Abbiate un po’ di pazienza. Il film, rigorosamente in rossonero, mica è finito.

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