mercoledì 23 luglio 2008

No tu no

Se non fosse stato per un Rocchi ancora estraneo alle trame azzurre, là davanti il triangolo sì, lo avremmo considerato: i fenomeni tascabili Rossi e Giovinco scoiattolano nella difesa rumena dimostrando di essere già in forma olimpica, mentre il fuoriquota laziale fa il gatto di marmo e in pagella si becca un laconico non pervenuto. Così, ieri sera a Pistoia contro la Romania, nell'ultimo test in vista dei Giochi, Casiraghi si deve accontentare di un trio offensivo che funziona per due terzi (con Rossi che al 39' sugli sviluppi di un corner fa tutto da solo e infilza Tatarusanu) e una retroguardia che perde i sensi solo a 4 minuti dal tutti sotto la doccia, quando Stancu approfitta del lapsus di Coda e Criscito per pareggiare i conti. Nessun campanello d'allarme però: l'Italia Olimpica è in forma (il 7 agosto si fa sul serio contro l'Honduras) e con quei due pargoli laggiù, che uno sopra l'altro non fanno neppure 3 metri e mezzo ma che sommati sono più devastanti di un tir, c'è da stare tranquilli. Molto meno tranquilli sono i club che non sanno a che santo votarsi pur di trattenere i propri campioni scalpitanti per Pechino. Dopo Eto'o e Kakà (che sorride a denti stretti a Milanello) ecco i casi eclatanti di Drogba (che il Chelsea dichiara infortunato), di Robinho (che non è riuscito a piegare il Real nemmeno a lacrime) e soprattutto di Diego, che il Werder Brema vuole addirittura denunciare al Tribunale Arbitrale dello Sport, a cui spetta l'ultima parola su ogni tipo di vertenza. Diego però è un Under ed è libero di raggiungere la nazionale verdeoro: il Tas potrebbe stravolgere le regole. In dubbio olimpico anche Leo Messi: il Barca sta patteggiando con la federazione argentina. Pechino senza le stelle del calcio? Noi ci mandiamo Giovinco e Rossi: sono piccoli come lucciole ma illuminano uno stadio intero.

(srv Studiosport - edizione 13 del 23 luglio 08)

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