martedì 26 agosto 2008

Sorridi al Milan!

Se ci sono annate della vita che difficilmente si dimenticano, Philippe Senderos l'annata 2005/2006 non riesce ancora a levarsela dalla testa. Non ci riesce per il rimpianto di aver saltato, a causa di un infortunio, la finale di Champions League persa contro il Barcellona 2-1: forse, con lui al timone della difesa, il suo Arsenal non sarebbe affondato sotto i colpi di Eto'o e Belletti. E la vasca di rimpianti trabocca quando, almanacco alla mano, gli fai notare che in quell'edizione, alla voce gol subiti, per 10 partite di fila c'è uno zero tondo tondo. Record assoluto per la Champions. Un'impresa di cui Senderos, pilastro della retroguardia dei Gunners, fu uno degli artefici principali con chiusure e rilanci alla Franco Baresi. Impresa interrotta proprio in finale, che lui non giocò. Ha il viso corrucciato Philippe Senderos, ma non solo ripensando a quell'occasione mancata. 23 anni, svizzero di madre serba e padre spagnolo, se da un lato è un putpurrì di nazionalità così diverse fra loro, dall'altro Senderos è un tutto unico di quiete e riservatezza. O almeno questo sembra esprimere il suo sguardo sempre così bieco, un po' da cane bastonato. In campo però è lui a bastonare gli attaccanti che mettono il muso dalle sue parti e che si trovano al cospetto di un mister muscolo alto 1 e 90, un difensore ruvido ma dotato di buona tecnica (pure col vizio del gol). Nel 2003 Wenger chiede e ottiene dal suo club di prenderlo dal Servette appena maggiorenne e lo fa diventare uno dei difensori più forti della Premier. Senderos ha scelto la Svizzera come Nazionale (31 presenze), con cui ha partecipato ai Mondiali tedeschi e ai recenti Europei giocati in casa. Con gli elvetici fuori al primo turno, non c'è stato molto da ridere. Ma Philippe, visto il carattere, non avrebbe riso comunque.

(Studiosport - edizione 13 del 26 agosto e Serie A News e Calciomercato del 25 agosto 08)

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