mercoledì 20 febbraio 2008

Andata degli ottavi di Champions: Arsenal-Milan 0-0

Muro Milan, l'arsenale non sfonda
Fino a poche ore dall'inizio il rebus trattino strizza era Kalac sì Kalac no. Alla fine, sospirone di sollievo, Kalac sì. Che con la stecca al dito non stecca. Nemmeno quando a metà del secondo tempo l'inguine tradisce Nesta e la difesa si deve arrangiare come può sotto le raffiche di mitragliatrice scaricate dall'esercito giovincello di Wenger: buon per il Milan che le cartucce sono deboli come palline di carta lanciate sempre lì, in mezzo allo specchio della porta, dove Zelico può raccoglierle senza nemmeno troppo accartocciarsi su se stesso. Poi Adebayor vuole sentire che suono fa la traversa quando traballa e allora tac, pallone stampato sul legno alto a quindici secondi dal tutti a casa e tante grazie da Ancelotti. Un pareggio ci sta e bene, dài. Al ritorno a San Siro c'è un'unica soluzione, vincere e basta. Altro che rebus. Un po' di strizza? Quella sì invece.

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