venerdì 25 luglio 2008

Sogni e incubi

Può anche andare a letto presto, con la mammina che gli raccomanda di fare tanta nanna per svegliarsi ben riposato in vista della gara del giorno seguente, ma ormai Roger Federer i riposi non è più capace di gestirli. Figuriamoci ora che non ha più nemmeno la sua adorata suite dove poter dormire, sfrattato al suo arrivo all'Hilton Hotel di Toronto perché due star del cinema indiano l'avevano già prenotata. Fuori dall'albergo, fuori dal torneo di Toronto al primo turno per mano del francese Gilles Simon, numero 22 al mondo. Una disfatta figlia anche della finale di Wimbledon persa contro Nadal (una sorta di cambio di guardia sulla vetta del mondo), rappresenta l'alba del tramonto del numero 1 del tennis che, eccetto le vittorie nei due tornei minori di Estoril e Halle, non sa più vincere, neppure nello Slam, la sua specialità. I Giochi e l'Open Usa sono le uniche opportunità per raddrizzare un'annata storta, ma Roger è crollato psicologicamente e la sua leadership è ora messa a repentaglio dal sopraggiungere di Rafa Nadal che, umiliato l'americano Jesse Levine 6-4 6-2, è sicuro di sè e punta dritto alla finale: se la vince, dopo 157 settimane passata ad osservare lo svizzero col naso all'insù, diventa il nuovo numero uno. Poi tutti a nanna: per Federer saranno incubi, per Nadal sogni d'oro.

(srv Studiosport - edizione 13 e TG4 del 25 luglio 07)

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