giovedì 31 luglio 2008

Ferrari, si riparte

Matteo Ferrari ha i colori neroazzurri nel destino. Una dozzina di anni fa fu proprio l'Inter a rapirlo da Ferrara, dove Matteo a soli 16 anni pilotava con destrezza la difesa della Spal in serie B. Dopo un anno di svezzamento nel settore giovanile, l'Inter lo gira in prestito al Genoa, al Lecce e infine, qualche chilometro più a nord, al Bari. Nel capoluogo pugliese, questo fustacchione alla Carlton Mayers (italiano di madre guineana ma nato in Algeria) sfoggia tutto il suo repertorio di fantastico baluardo difensivo tanto da meritarsi un posto fisso nella Nazionale Under 21 con cui vince l'Europeo 2000 sotto la guida di Marco Tardelli, che in quell'estate, diventato allenatore dell'Inter, convince il presidente Moratti a puntare su di lui. Ma a San Siro la musica non è la stessa del San Nicola di Bari o dei campi europei solcati coi compagni azzurrini: Ferrari racimola sì o no una ventina di presenze dimostrando di non essere all'altezza e, insieme al suo mentore Tardelli, viene travolto 6-0 dal Milan nel clamoroso derby del 11 maggio 2001. Da lì, l'addio all'Inter e il trasferimento a Parma, dove rinasce: nell'estate 2004 Trapattoni, ct della Nazionale Maggiore, se lo porta con sè agli Europei 2004 in Portogallo, mentre i Sensi lo conducono a Roma. Ma coi giallorossi ricomincia l'incubo: errori imbarazzanti, scarsa sicurezza e la curva che gli ulula ai timpani. Così viene mandato in prestito un anno all'Everton. Finita l'esperienza non esaltante in Inghilterra, torna alla Roma, ma Matteo fa più clamore per la sua relazione con la bella Aida Yespica piuttosto che con le sue prestazioni in campo. Ora però basta coi gossip: Ferrari ha voglia di dare (ottime) notizie dal campo.

(srv Calciomercato del 31 luglio 08)

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