giovedì 31 luglio 2008

Messi benissimo

E' talmente minuscolo e modesto che gli applausi sinceri dei 40mila presenti al Franchi sembravano soffocarlo ed intimidirlo. Ma a standing-ovation come quella ricevuta a Firenze, in realtà, Leo Messi ci è abituato, coccolato com'è dal suo amato Camp Nou che non dimentica mai di deliziare con le sue giocate. Giocate identiche a quelle sfoderate con mostruosa disinvoltura contro la Fiorentina, con i difensori viola che rimanevano come incantati dai movimenti sinuosi della Pulce, che faceva un po' ciò che voleva: dribbling che più stretti non si può, passaggi geometrici da teorema di Euclide, tiri imprevedibili che nemmeno il coltello scagliato da Diabolik nell'oscurità della notte. Insomma, roba che si vede solo alla Playstation. Roba che tutti vogliono vedere anche in Cina. E così sia. Liberato finalmente dalla Fifa, il genietto argentino sta per raggiungere la sua Nazionale alle Olimpiadi, alla faccia del suo presidente Laporta, il cui ricorso al Tribunale Arbitrale Sportivo di Losanna (grazie all'intervento del giudice Fifa Slim Aloulou incaricato di risolvere la grana tra Barcellona e Argentina) dovrebbe perdere d'efficacia visti i precedenti con il Werder per Diego e lo Schalke per Rafinha. Prima di salpare per Pechino scortato da Pepe Costa, uno degli aiutanti del tecnico del Barsa, Guardiola, che lo controllerà da vicino in Cina, la Pulce ci teneva a dire a Firenze e al mondo intero che uno come lui, a far faville solo in delle innocue amichevoli estive, è sprecato. E che roba come questa merita il palcoscenico olimpico. Magari da dividere con l'amico ed ex compagno Ronaldinho, che con la Seleson sta tornando quello vero, quello che vinse nel 2005 il Pallone d'oro e che sogna di regalare magie in rossonero. Il Brasile di Dunga giocherà tra poche ore contro il Vietnam, ultimo test prima dei Giochi pechinesi.

(srv Studiosport - edizione notte e All Sport News del 31 luglio 08)

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