mercoledì 13 febbraio 2008

Recupero della 16^ di campionato: Milan-Livorno 1-1 Pulzetti, Pirlo (r)

Milan, il sorpasso non s'ha da fare
Non ci sono parole. Stavolta non trovano posto nemmeno le ironie sul suo addome generoso. Viene da domandarsi come mai la sfiga non si sfufi di abbattersi sempre sui soliti noti. Per questi clienti rapiti dal destino si dice "presi di mira". Infatti una volta centrato il bersaglio, mobile o immobile che sia, la sfiga sa dove ritrovarlo. E stasera la sfiga il suo bersaglio preferito l'ha trovato ancora. Lì, mentre stacca in area per colpire di testa un pallone crossato. Lo chiamano Fenomeno. Fenomeno sì, ma di sfiga, titolano i giornali. Troppo facile quindi rivedere nelle lacrime del Ronaldo accasciato davanti alla porta di Amelia le lacrime del Ronaldo all'Olimpico in Coppa Italia contro la Lazio nel 2000. Così ti viene in mente tutta la sfilza di infortuni e infortunini, anche stupidi ed incomprensibili, come quella lesione del muscolo semitendinoso del bicipite della coscia sinistra (già a leggere la diagnosi ti viene mal di testa) durante l'innocua presentazione della nuova maglia l'estate scorsa. Come il destro otto anni fa, ora anche il ginocchio sinistro, fatto di cristalli Swarosky, va in frantumi. Troppo facile scrivere "Per Ronaldo carriera finita". Soprattutto dopo che da anni quasi tutti lo davano per finito, questo doppio Pallone d'oro che però, tra sprazzi di classe rinata e pomate per capelli da ricrescere, stava tornando lentamente "Ronaldo". Invece ancora quel rumore. Ancora quell'urlo di dolore. E poi ancora quel silenzio. Davvero non ci sono parole.

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