sabato 9 agosto 2008

Come si dice sconfitta in inglese

La differenza è di quattro gol, la sostanza è la stessa: ancora una sconfitta che parla inglese. 0-5 contro il Chelsea a Mosca, 0-1 contro il Manchester City in Inghilterra. Tra Olimpiade ed infortuni vari non ci sono Ronaldihno, Pato, Kakà, Nesta, Kaladze, Inzaghi e Borriello. Assenze (pur pesanti) che però non giustificano un Milan, quello andato in scena al City of Manchester Stadium per il Trofeo Thomas Cook, che davanti non sfigura ma dimostra di avere incertezze quando si tratta di chiudere dietro il bagagliaio, lasciato sistematicamente aperto. E gli attaccanti avversari (vedi Anelka 6 giorni fa e Bojinov stasera) ci saltano su che è un piacere. Ancelotti le prova tutte: il ritrovato Dida per Kalac, Flamini al posto di Pirlo, spostato sulla trequarti con Seedorf al posto di Kakà, Paloschi a fare l'Inzaghi o il Pato che sia.
Su un manto erboso che sembra un biliardo, Seedorf, al 6' minuto, dà il primo colpo di stecca: l'invito a Paloschi è di quelli che non si possono rifiutare ma il 18enne bresciano ha troppa fretta di arrivare al dunque e il suo tiro viene respinto da Hart. Al quarto d'ora sempre Seedorf passa la stecca a Pirlo, e se l'invito è ancora per Paloschi, la chisura è ancora del portiere inglese. Il Milan preme sull'acceleratore (con un Seedorf scatenato che verso la mezz'ora sfiora il vantaggio su cross di Gattuso), ma non guarda nello specchietto retrovisore. Così dalle retrovie al 23' spunta Elano, ma sulla sua strada trova il compagno Vassel a passeggio: scontro tra amici e quel che ne esce è un tiro svirgolato. Qualche secondo dopo Bojinov inizia a mandare messaggi di minaccia ai rossoneri: se infatti al 24' sul tiro del bulgaro (ex di Lecce, Fiorentina e Juve) c'è Flamini sulla linea (con Dida che travolge Vassel in area ma buon per il brasiliano che l'arbitro non vede tracce di rigore), al 38' sulla linea non c'è nessuno, o meglio c'è Dida, che però al sette non ci arriva: la palla, proveniente da fallo laterale, vaga in area sfiorando chiome e scarpini, fino a quando non si accomoda sul piede sinistro di Bojnov che confeziona con una prodezza l'1-0 per i padroni di casa. Nella ripresa dentro Oddo per Jankuloski e debutta l'uruguaiano Viudez al posto di Paloschi. I ritmi si abbassano e il Manchester City gioca a palla prigioniera: il Milan non punge e avrebbe bisogno dell'indulto per liberarsi dalle trame degli uomini di Hughes, che difendono senza affanni il gol di vantaggio fino al fischio finale. Compresa la sconfitta contro il Siviglia, per il Milan è il terzo ko consecutivo in amichevoli internazionali e domenica 17 a San Siro, per il Trofeo Berlusconi, c'è la Juve di Claudio Ranieri, ex allenatore del Chelsea. Ancelotti, vocabolario alla mano, si prepari: c'è sempre di mezzo l'inglese.

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(srv Studiosport - edizione notte e All Sport News del 9 agosto 08)

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