sabato 9 febbraio 2008

Dimitar Berbatov, curve pericolose

C’è chi perde la testa per la velina, guarda Vieri con la Canalis nei tempi che furono (con la Satta invece pare che la testa sia rimasta attaccata alle spalle). C’è chi perde la testa per la Velinova, guarda il povero (o beato lui?) Dimitar Berbatov che da quando ha visto troppo da vicino le procaci curve della conturbante Tedi ha iniziato a sbandare, finendo fuori strada. La strada del gol che ha imboccato fin dal suo debutto col Tottenham (29 dicembre scorso) con un poker roboante, ma che poi ha abbandonato di colpo perché secondo il Sun la donna più sexy della Bulgaria gli avrebbe fatto passare notti insonni, non però davanti alla playstation. Anche Berby, attaccante classe ’81 proveniente dal Bayern Leverkusen, è bulgaro. Un amore che parla la stessa lingua. Così il tabloid inglese più gossiparo, figuriamoci, non ci ha pensato su due volte. E ha sbattuto in prima pagina tutti i perché dell’improvvisa involuzione del neo-acquisto del Tottenham. Rincara la dose persino il suo compatriota Ivo Angelo, commentatore di calcio magiaro, concorde con le intuizioni del Sun: le ultime voci di mercato non c’entrano proprio. Insomma, Berbatov non ha più l’aiuto di nessuno, se non quello della sua Tedi che l’aiutino, non da casa ma dalla clinica, l’ha ricevuto: prima di incontrare Dimitar, usciva con il figlio di un chirurgo plastico dal quale si sarebbe fatta fare il tagliando completo. E ha rivelato che, una volta lasciate le passerelle, si darà all’archeologia. Per la Velinova si prospettano ardue ricerche: in campo, del suo Berby, non si trovano più nemmeno i resti.

(articolo pubblicato su www.lab.iulm.it)

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