Si scrive e si balla: la vita, per dj Skar, è come una canzone... basta darle ritmo! E tingerla di rossonero...
domenica 8 giugno 2008
Come da copione
Vincono tutte le big: Germania, Portogallo, Repubblica Ceca e Croazia. Niente sorprese. Aspettando domani e facendo gli scongiuri...
Prima di leggere questa breve riflessione, scegliete la modalità di scongiuro che più vi garba: incrociate le dita, toccate ferro, o, per i maschietti senza troppo bon ton, massaggiatevi nei paesi bassi. Sì, perchè a proposito di Paesi Bassi c'è da sperare che l'Olanda domani sera non faccia lo strappo ad una regola che, a conclusione del primo turno dei gironi A e B, sembra scritta in neretto fra le pagine del regolamento di Euro2008: non avventuratevi in pronostici acrobatici, tanto a vincere sono le big. Tra queste, più ovvio che non si può, l'Italia (non che gli Oranje siano meno big, ma gli azzurri sono o non sono i campioni del mondo?). Quindi se la regola vale anche domani... Come non detto, Donadoni si sta già proteggendo gli attributi e Cannavaro ha appoggiato le stampelle sul pavimento per fare la stessa cosa.
Intanto il primo weekend dell'Europeo dice che i padroni di casa di Svizzera e Austria vengono sfrattati per un golletto rispettivamente da Repubblica Ceca e Croazia (favorite seconde), mentre il Portogallo e la Germania (favorite prime) ne fanno due ciascuno a Turchia e Polonia. Ragazzi, il copione va rispettato. Certo però che l'uovo con sorpresa sulla falsa riga della Grecia (che quattro anni fa battè gli anfitrioni lusitani nella gara d'apertura e completò l'opera battendoli pure in finale) sarebbe ben gradito. Giusto per regalarci emozioni inedite, per dirci frasi del tipo "pensa un po' te, non ci avrei scommesso un euro". Ecco, però domani alle 21 tenete chiuso il borsellino, per favore. Perchè contro Van Basten gli azzurri non devono farci brutte sorprese.
Stefano Joni Scarpolini. O solo Stefano, o solo Joni. O SJS, o Dj Skar. O come volete voi. Classe '82, quella dei Kakà, degli Adriano, dei Cassano... Nasce a Jakarta, vive a Milano, sogna Madrid. Fa il dj perchè si diverte a mixare la commerciale e il giornalista perchè si diverte a scrivere di sport. E di cose poco serie...
Questo blog risale ai tempi sbarazzini e tamarri del master in giornalismo. Cosa ci troverete dentro? D'intellettualmente intrigante ben poco. Avrete invece a che fare con un putpurrì delle mie passioni e delle mie speranze. E soprattutto potrete analizzare a fondo la mia malattia per il calcio. Ma non esiste nessuna cura. Insomma, sono rimasto sempre lo stesso. Recidivo.
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