

Se la gara d'esordio contro gli orange poteva essere un episodio unico condizionato da episodi altrettanto unici (vedi il gol di Van Nistelrooy in fuorigioco che ha dato il là alla goleada olandese), quella contro la Romania doveva esserne la netta smentita. E invece Zambrotta s'imbrocchisce di colpo, dicendo a Mutu prego s'accomodi. Poi certo, a Zurigo va in scena il festival delle defayance dell'arbitro Ovrebo: Toni l'ha mette dentro regolarmente e il rigore che ci poteva congedare con novanta minuti d'anticipo viene dato con sospetta generosità. Ma gli azzurri del mese tedesco avrebbero trovato una via d'uscita anche contro le ingiustizie. Una via d'uscita che si chiamava rigore di Grosso all'89', che si chiamava gol di Grosso nei supplementari, che si chiamava gol-pareggio di Materazzi in finale. Ora l'unica via d'uscita è quella che ci porta dritto dritto verso casa. A meno che martedì l'Olanda non abbia ancora voglia di giocare e Donadoni non s'inventi qualcosa contro la Francia (Toni solitario là davanti è triste, qualcuno vada a fargli compagnia). Sennò, prepariamo le valige. Ma in compagnia.
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