Si scrive e si balla: la vita, per dj Skar, è come una canzone... basta darle ritmo! E tingerla di rossonero...
sabato 7 giugno 2008
Pepe al punto giusto
Prima del girone A, Portogallo-Turchia 2-0. Illumina Cristiano Ronaldo, ma è Pepe ad aprire le marcature: il difensore del Real è tornato. Chiude Meireles
Ci piace pensare che il Portogallo non sia sempre e solo Cristiano Ronaldo. Anche perchè si rischia di leggere la cavalcata europea dei lusitani, iniziata stasera sulle macerie turche, come un corso monografico su vita opere e miracoli calcistici del numero 7 più forte e imbrillantato che ci sia in circolazione. E siccome andando con lo zoppo s'impara a zoppicare, lo stesso vale quando in squadra hai "il" dribblatore e va a finire che anche tu impari a dribblare. Dopo il gol di testa annichilito per fuorigioco, Pepe ha aspettato il secondo tempo per riprodurre ciò che Cristiano Ronaldo faceva nel primo slalomando fra tre uomini di Terim (solo che la conclusione è fiacca e un po' emozionata): al 61' il centrale del Real Madrid scambia con Nuno Gomes, va dentro come un fendente nella molliccia difesa della Mezzaluna rossa e batte Volkan con un destro palombellato.
Evvai così. In un sol colpo il 25enne Kepler Pepe (che insieme a Deco dimostra che brasiliani si nasce, portoghesi si diventa) dà un bel calcione alla sfiga pagata con gli interessi nella sua prima stagione madrilena: infortuni e infortunelli gli sono stati più vicini dei compagni di squadra. Davvero un peccato per uno come lui che, cresciuto a pane e Mourinho nel Porto, veniva (e viene) considerato uno dei migliori difensori d'Europa. Poi a Ginevra c'è spazio accanto a Carvalho e l'occasione di ricordare a tutti che oltre a fare barricata ama anche sfondare quella avversaria. Occasione colta al volo e buona la prima degli Scolari a Euro2008. Perchè va bene Cristiano Ronaldo, ma ci vuole anche un po' di Pepe.
Stefano Joni Scarpolini. O solo Stefano, o solo Joni. O SJS, o Dj Skar. O come volete voi. Classe '82, quella dei Kakà, degli Adriano, dei Cassano... Nasce a Jakarta, vive a Milano, sogna Madrid. Fa il dj perchè si diverte a mixare la commerciale e il giornalista perchè si diverte a scrivere di sport. E di cose poco serie...
Questo blog risale ai tempi sbarazzini e tamarri del master in giornalismo. Cosa ci troverete dentro? D'intellettualmente intrigante ben poco. Avrete invece a che fare con un putpurrì delle mie passioni e delle mie speranze. E soprattutto potrete analizzare a fondo la mia malattia per il calcio. Ma non esiste nessuna cura. Insomma, sono rimasto sempre lo stesso. Recidivo.
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