mercoledì 11 giugno 2008

Il tesoro dell'Imperatore

Gruppo A: sotto la pioggia di Basilea, la Turchia elimina la Svizzera rimontando 2-1. Gol decisivo di Arda al 92'. E' lui il nuovo erede di Hasan Sas

Se un diamante è per sempre, il gioiellino che Fatih Terim ha deciso di sfoggiare all'appuntamento con la Svizzera, se non è per sempre, lo è almeno per un decennio: la nazionale turca ha finalmente trovato in Turan Arda, ventun candeline spente a gennaio, il degno erede di Hasan Sas sulla corsia mancina. Un metallo preziosissimo, ma fino all'anno scorso ancora grezzo. Così il Galatasary lo presta per mezza stagione al Manisaspor, per poi farselo restiturire a ventiquattro carati. Si lecca i baffi sua maestà Hagi, che lo gettò nella mischia coi giallorossi di Istanbul all'innocente età di 16. A 21 e 5 mesi, nel fango di Basilea, ecco che questo diamante raggiunge il suo massimo valore. Secondo minuto di recupero, risultato impaludato sull'1-1: Andra si accentra da sinistra e al limite lascia partire una cometa mancina che sfiora lo scarpino dello svizzero Muller quel che basta per far sentire il portiere Benaglio un po' fuori luogo e incastonarsi lassù nell'angolino opposto. Elvetici a casa (ma non dovranno tornare chissaddove) e Turchia che si giocherà il pass ai quarti con la Repubblica ceca, in uno scontro diretto che più pari non si può. Per l'occasione l'Imperatore è già pronto a sfoggiare un altro diamante.

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