martedì 20 maggio 2008

Pre-convocazioni Europei: Cassano c'è perchè ci sarà

Il barese tra i 24 costringe Donadoni a scegliere uno tra Aquilani e Montolivo

Adesso ci domandiamo chi sarà il Bonera di turno, ovvero chi sarà il ventiquattresimo sfortunello costretto ad augurare buon viaggio e in bocca al lupo ai compagni pronti al decollo destinazione Berna. Anche se in realtà, con la convocazione (quasi inaspettata) di Cassano, il quesito del "vengo anch'io, no tu no" si riduce a due, massimo a tre nomi: Aquilani, Montolivo, e forse Chiellini. Ma vi spieghiamo subito perchè il 24enne juventino può dormire sonni tranquilli in questi notti di ritiro a Coverciano. Difficilmente Donadoni si priverà di un difensore (la retroguardia scenderebbe a sei elementi, un po' pochetti), tantomeno di Chiellini, che al ct piace per ardore agonistico (uno alla Materazzi, per intederci) e per duttilità tattica (può giocare senza mettere il muso sia al centro che sulla fascia). La difesa non si tocca.
L'imbarazzo è tutto a centrocampo, dove a contendersi l'ultimo biglietto disponibile sono i giovincelli (47 anni in due) Montolivo e Aquilani. Azzardiamo percentuali? 60% il viola, 40% il romanista. Perchè? Perchè di Pirlo ce ne è uno solo, e proprio perchè ce ne è uno solo bisogna perlomeno trovare quello che più gli assomigli: Montolivo ha caratteristiche abbastanza simili al milanista e in tre anni di gestione Prandelli ha saputo esaltarne le doti di regista. Ci siamo allora: per il presente e per il futuro, il vice-Pirlo è lui, Riccardo Montolivo da Caravaggio. Sarà dura invece per Aquilani: l'infortunio alla coscia lo ha tenuto ai box per mezza stagione, penalizzandolo nel recupero fisico in vista sia della missione scudetto sia della missione Austria-Svizzera. E' sì tornato nell'ultima di campionato a Catania. Disputerà sì la finale di Coppa Italia sabato prossimo. Ma due partite sono troppo poche per rimettere carburante nelle gambe e stare al passo dei suoi colleghi "sani". Intanto però a Coverciano ci ha messo piede.
Morale? Morale è che Cassano nella lista c'è e vi rimarrà. Non sarà lui il Bonera della situazione. Altrimenti Donadoni non lo avrebbe nemmeno chiamato (vorremmo vedere voi sfrattare di punto in bianco uno come Fantantonio). I motivi? La spegiudicatezza del blucerchiato costituisce una valida alternativa al genio di Del Piero (la cui convocazione risultava ormai scontata da parecchie settimane) e all'Italia serviva un pizzico in più d'imprevidibilità. Non che con Quagliarella, Di Natale, Toni, Borriello e naturalmente lo stesso Del Piero fossimo noiosi e ovvi in avanti. Ma con il barese state certi che può succedere di tutto, speriamo nel bene. Quindi, ben venga e bentornato Cassano. Che è riuscito persino ad estromettere un Inzaghi in stato di grazia (10 gol nelle ultime 8 partite) e con le palle girate per il benservito beccatosi dal ct. Ma forse non è merito di Cassano. E' che a Donadoni Superpippo non è mai stato molto simpatico. Nemmeno quando gli evitò la figuraccia sulle Isole Far Oer (sofferto 2-1, doppietta del milanista) un anno esatto fa.

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