mercoledì 19 dicembre 2007

Ercole senza braccia conquista Gibilterra

La storia di Dani Vidal: a 6 anni gli sono stati amputati gli arti superiori, a 31 è il primo disabile ad attraversare a nuoto lo Stretto

E’ l’impresa di una farfalla che vola sulle acque con una sola ala, per di più dimezzata. Quando aveva sei anni, una scarica elettrica lo ha costretto a due drastiche amputazioni agli arti superiori, risparmiandogli l’avambraccio destro. Quell’avambraccio che per Dani Vidal, 31enne spagnolo, ha rappresentato un remo robusto e spedito con cui farsi una vasca dalla Punta de Oliveros, estremo lembo iberico, alla Punta Cires, sulle coste marocchine: lo Stretto di Gibilterra è stata la sua gigantesca piscina per 6 ore e 22 minuti. 15 chilometri fra onde alte e vento contrario, molta più fatica del previsto, ma Dani ce l’ha fatta. Una traversata che nemmeno la più fantastica fiaba di pirati in cerca dell’isola del tesoro potrà mai raccontare.

Il tesoro conquistato da Dani Vidal, non è un nuovo record del nuoto ma è la certezza di poter arrivare ovunque, anche senza l’ausilio delle braccia. Al collo Dani sente il piacevole peso di 139 medaglie d’oro in competizioni ufficiali (Paraolimpiadi di Sidney 2000 incluse), ma per un eroe sportivo come lui non bastano. Dani lo sapeva, il suo orgoglio agonistico continuamente lo spingeva. Un tuffo, e giù con la testa in acque europee. Poi, miglia dopo miglia, ecco che Dani solca quelle africane. Infine il traguardo, sulla sponda del Marocco. Così Dani Vidal è diventato il primo uomo senza braccia ad aver attraversato a nuoto lo Stretto di Gibilterra. Da oggi le colonne d’Ercole hanno un nuovo eroe.

(articolo pubblicato su Teatri delle diversità - settembre 07)

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