sabato 8 dicembre 2007

Blardone e Moelgg, lo sci azzurro s'infiamma

Bad Kleinkirchheim, Austria. Aria pungente, -5 gradi. Ma verso le vertiginose altitudini del podio la temperatura sale. Ci sono due fiamme che emanano un dolce tepore. Due fiamme gialle, come due candele poste sopra i gradini più alti del palco. La Guardia di Finanza ce li ha prestati per un inverno. Buon per l’Italia dello sci taglia XXL, anzi gigante. Grazie a Massimiliano Blardone e a Manfred Moelgg, che oltre alla divisa verde indossano la tuta azzurra. E non c’è imprevisto che tenga (vedi la disgraziata seconda manche a Beaver Creek una settimana fa): la squadra italiana di gigante non ha rivali. Primo Blardone, secondo Moelgg.
E poteva essere trionfo a valanga, se nella prima discesa a Davide Simoncelli e Peter Fill non si fosse annebbiata la vista e nella seconda Alberto Schieppati non si fosse coricato supino in pista per ansia di prestazione. Così il bronzo va allo statunitense Ted Ligety. Poker in Coppa del Mondo per Max Blardone: prima di questo trionfo, aveva vinto nel 2006 a Beaver Creek e nel 2005 in Alta Badia e ad Adelboden. Con quello di Blardone l’Italia agguanta il 46° successo in gigante su 320 gare (il record è di Tomba con 15 ori davanti a Thoeni con 11). Sabato prossimo in Badia, rivincita fatta in casa: Manfred sfida Max, scontro fra titani. Potete star certi che la gara s’infiammerà ancora.
(articolo pubblicato su www.lab.iulm.it)

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